Il Telegrafo

Per secoli l’umanità ha cercato modi innovativi per risolvere un difficile problema di comunicazione: come trasmettere un messaggio nel modo più rapido ed accurato possibile in uno spazio sempre più ampio?

La velocità e l’accuratezza con cui arriva un’informazione rappresenta infatti un grande potere ed evidente vantaggio, basti pensare alla guerra.

I messaggi di fuoco e fumo, se vogliamo dei precursori del sistema binario, servivano a questo preciso scopo. Un esempio facile: fuoco acceso segnalava un attacco imminente da parte del nemico e quindi si aveva il tempo necessario per preparare una difesa.

Naturalmente questi metodi non potevano funzionare su grandissime distanze e il numero dei messaggi inviabili era molto limitato.

1. Il telegrafo di Chappe

Un progresso nella comunicazione

avvenne dopo il 17 secolo quando

un’invenzione ridusse drasticamente le

distanze: il telescopio. Si capì che

grazie alle proprietà di ingrandimento

della lente, i messaggi potessero essere

ora inviati da punti sempre più

lontani.

Nel XVIII secolo scienziati e inventori cominciariono a costruire prototipi meccanici di invio di messaggi a lunga distanza sfruttando il sistema di ingrandimento delle immagini.

Tra i tanti che ci provarono, Claude Chappe (1768-1805) si distinse per averne inventato uno che fece fortuna nella Francia del XIX secolo.

Il telegrafo di Chappe fu inventato nel 1792. Erano gli anni della rivoluzione Francese e il paese era circondato da forze nemiche.

Secondo Chappe il suo telegrafo avrebbe permesso di inviare ordini e diffondre notizie in tempi rapidissimi per tutta la Francia.

L aprima linea telegrafica, composta da 15 stazioni, fu costruita tra la città di Lille e Parigi con un percorso di 230 km di lunghezza.

Il primo messaggio di 36 simboli fu inviato in un tempo record di 32 minuti

Il telegrafo di Chappe inviava messaggi alla stazione successiva manovrando meccanicamente du ebraccia di legno aventi ognuno 7 posizioni possibili connesse ad una sbarra trasversale avente 4 posizioni. I messaggi venivano trasmessi in codice usando un decifratore posseduto dai capi stazione.

Il telegrafo di Chappe si diffuse rapidamente per tutta la francia del XIX secolo. Sebbene non molto numerosi, questi collegamenti fanno già pensare a qualcosa che vagamente assomiglia ad un network a servizio del governo centrale di Parigi. Commentatori dell’epoca riflettevano sull’impatto rivoluzionario di questo strumento. Per la prima volta la Francia aveva una mente sola.

Sebbene i telegrafi ottici velocizzarono la comunicazione collegando zone lontanissime in un paese, questo tipo di telegrafia era stata concepita esclusivamente per operazioni di intelligence.

Tutti i vantaggi del telegrafo di Chappe rischiavano di risultare obsoleti al di fuori della guerra.

Ma nello stesso periodo storico, stava per accadere qualcosa che avrebbe scaraventato l’uomo nell’epoca moderna, qualcosa che avrebbe finalmente fatto accadere l’impossibile: la scoperta dell’induzione elettromagnetica.

L’elettromagnetismo stava per rivoluzionare la telecomunicazione per sempre.

BrestSt BrieuxSaint MaloRennesNantesToursPoitiersAngoulèmeAgenToulouseNarbonneMontpellierNimesAvignonTurinMarseilleToulonPerpignanBlayeBordeauxBayonneBehobieAvranchesCherbourgBoulogneCalaisDunkerqueLilleBruxellesAnversDreuxParisChalonsLunevilleStrasbourgHuningeBesanconDijonChalons sur SaoneLyonValenceMetz1793 - 1800 1800 - 1815 1815 - 1830 After 1830

2. L'elettromagnetismo

Nel periodo storico che va tra il

XVII e il XIX secolo ci fu una

scoperta progressiva dell’elettricità.

Questo fenomeno fisico, così misterioso

e fino ad allora incompreso veniva

finalmente analizzato dai più importanti

scienziati dell’epoca.

Sembrava esserci la volontà da parte

della comunità scientifica di voler

trovare a tutti i costi il modo di

manipolare e soprattutto di conservare

questa forza.

Ma anche a questi pionieri non erano

chiare le applicazioni dell’elettricità e

molti si iniziarono a chiedere non che

cosa fosse l’elettricità ma a cosa

servisse.

Le cose cambiarono quando Michel Faraday e Herny Joseph investigarono e sperimentavano con più attenzione la correlazione che era stata già osservata tra l’elettricità e il magnetismo, all’epoca considerate due forze separate.

Indipendentemente l’uno dall’altro questi scienziati compresero che l’elettricità che passava attraverso dei fili conduttori avvolti attorno ad un metallo produceva un campo magnetico in grado di attirare a se i metalli.

Come Joseph Henry potè testare, avvolgendo sempre più fili l’intensità del campo magnetico aumentava a sua volta.

Le cose cambiarono quando Michel Faraday e Herny Joseph investigarono e sperimentavano con più attenzione la correlazione che era stata già osservata tra l’elettricità e il magnetismo, all’epoca considerate due forze separate.

Questa , oltre ad essere stata una delle scoperte più importanti della storia, ha posto le basi per la costruzione del telegrafo. Infatti, si poteva ora trovare un modo per comunicare a distanza sfruttando la possibilità di rendere visibile l’attrazione dei metalli a distanza, ma a differenza dei sistemi precedenti la comunicazione sarebbe stata immediata e su lunghissime distanze.

Così come tanti nel 700 lavoravano per costruire i semafori ottici, nell’ottocento molti tentarono di costruire dei telegrafi appena scoperta la forza elettromagnetica. Quelli che riuscirono a rendere il loro prodotto commerciabile, furono gli inglesi William Fothergill Cooke e Charles Whatstone. Il loro five needle telegraph fu patentato il 12 giugno 1837, solo sei anni dopo l’esperimento di Faraday.

Questo strumento utilizzava la forza elettromagnetica attraverso la quale si riusciva a far ruotare gli aghi. Il movimento di due di questi poteva isolare la lettera prescelta posta in una struttura ad albero come in figura.

Sebbene il telegrafo riuscisse ad inviare 50 segnali al minuto i suoi costi elevati non lo fecero diventare un prodotto di massa. In più, nella prima metà dell’800, continuava a regnare il solito scetticismo sul telegrafo. A cosa può servire, si chiedevano i contemporanei di Wheatstone e Cooke?

Un’utilità si trovò grazie al contemporaneo sviluppo della linea ferroviaria Inglese con la Great Western Company fondata nel 1833.

I telegrafi sarebbero serviti a rendere più sicuro il passaggio dei treni. Il 9 aprile 1839 la prima linea telegrafica commerciale fu istallata tra le stazioni di Paddinton e West Drayton.

Dopo un primo successo con le compagnie ferroviarie, nel 1846 Cooke e Ricardo (dopo aver estromesso Wheatstone), fondarono la Electric Telegraph Company,la prima compagnia telegrafica della storia.

C’è da dire che nel corso degli anni, molti altri inventori presentarono i loro modelli di telegrafi ma questi furono tutti soppressi. Infatti, Whestone e Cooke riuscivano ogni volta ad accusare questi scienziati di infringment della loro patente.

Tra gli inventori più temibili del periodo troviamo un certo Davy che sviluppò un suo relay e cercò di vendere il suo apparecchio alle compagnie ferroviarie. Ma non era l’unico che tentava di ottenere il riconoscimento del governo britannico.

Ironia della sorte vuole che, in una lettera che inviò a suo padre nel 1838 proprio Davy scrisse “ho notato un’altra applicazione per una patente richiesta da una persona che va col nome di Morse”.

3. Il telegrafo di Morse

Cosa aveva il telegrafo di Morse che

gli altri nello stesso periodo non avevano?

non avevano?

L’utilizzo di un codice binario.

Morse comprese che la chiave per

rendere praticabile la comunicazione

a distanza non si trovava solo nella

semplicità dello strumento, ma nella

semplicità del messaggio.

E la logica degli antichissimi codici

binari si adattava perfettamente a

questo scopo.

Il suo contributo nella

telecomunicazioni fu fundamentale.

Capì a perfezione la sua epoca e

intuí qual’era il medium che avrebbe

utilizzato di più il suo telegrafo:

il giornale.

Samuel Morse era pittore di professione ma aveva una grandissima fascinazione per la tecologia. Fu lui ad esempio che introdusse negli Stati Uniti il dagherrotipo dopo averlo scoperto durante un viaggio in Europa. Nel 1832 si interessò all’elettromagnetismo e da questo momento i suoi forzi si concentrarono nella costruzione di un telegrafo. Fu il suo conoscente professore di chimica

Gale che gli fece scoprire il lavoro di Joseph Herry ed in particolare il suo relay, capace di inviare impulsi a grande distanza. Morse insieme a Gale e Alfred Vail costruirono quindi il famoso telegrafo elettromagnetico durante il 1837 che venne poi testato per la prima volta nel 1838.

Come possiamo vedere dall’immagine a destra,lo strumento é composto da due dispositivi. Il primo viene chamato chiave ed è quelo che invia i segnali di un messaggio abbasando la levetta che apre e chiude un circuito elettrico.

L’impulso elettrico viene ricevuto dal secondo dispositivo, chiamato “registro”, dove un braccio di legno collegato ad un metallo viene attirato o respinto da un elettromagnete. Questo braccio ha alla sua estremità un ago che registrerà su un nastro di carta i tratti punto e linea.

Forse ancora più rivoluzianario fu però l’invenzione del codice sviluppato proprio in quegli anni. E tutto grazie ad una geniale intuizione di Morse.

Egli insieme a Veil si recò presso una tipografia e si misero a misurare la frequenza con cui le lettere venivano usate dai tipografi. Alle lettere di uso più frequente sarebbero stati assegnati segnali più brevi (alla e ed alla t , le lettera più utilizzate nella lingua inglese furono assegnate rispettivamente un punto ed una linea).

Il codice era semplice, l’unico problema era che per inviare un messaggio in modo corretto bisognava farlo con perfetta sincronizzazione contando il tempo che intercorre tra i punti, le linee e i vari spazi.

Invece di focalizzarsi sulla traduzione di ogni lettera dell’alfabeto in un simbolo diverso come facevano gli altri telegrafi, Morse capì che bastava formare un personale che fosse in grado di scrivere e leggere il suo codice.

Una volta fatto questo ogni comunicazione poteva essere effettuata con grande immediatezza. In definitiva fu proprio il codice di Morse ad essere l’elemento che rese questo telegrafo il vincitore nella storia.

Eppure, Samuel Morse non riuscì a diffondere il suo telegrafo senza problemi. Gli ostacoli erano molteplici. In Inghilterra, per esempio il suo telegrafo non fu accettato a causa della patente di Wheatstone e Cooke, la Francia non era interessata e anche negli stati Uniti l’operazione di vendita non fu affatto semplice. Vi erano molti telegrafi erano in commercio. Morse riuscì dopo tante cause ad ottenere la patente nel 1851, sopprimendo le alternative.

Così nel 1853 le poste del governo degli stati Uniti acquistarono per primi i diritti di sfruttamento delle linee telegrafiche ma presto anche loro dichiaraono di non riuscire trovare un interesse più generale sul telegrafo. In maniera non molto lungimirante, e si preferì consegnare ai business privati tutta la futura economia della telecomunicazione.

Infatti, se l’invio di intelligence immediato non sembrava essere fruttuoso per il governo , altri, ossia i giornalisti, videro in questo delle oppurtunità . I giornali afferrarono presto l’importanza di ottenere le informazioni prima dei loro competitors e grazie al telegrafo il giornalismo cambiò natura. Nacque il mercato dello “scoop”: il giornale che pubblicava per primo le notizie si assicurava vendite più alte rispetto agli altri. Le notizie vecchie non erano più considerate notizie, non avevano valore economico.

La necessità della messaggistica istantanea faceva aumentare le opportunità anche ad un’altra categoria, quella degli investirtori di mercato per i quali inviare e ricevere informazioni per primi poteva rappresentare un netto vantaggio. Fu così che in meno di mezzo secolo si trovò il motivo, al di fuori della di guerra, per cui la telecomunicazione era da ritenere veramente necessaria : la circolazione del denaro!

4. Le connessioni intercontinentali

Nel giro di pochi anni le connessioni

telegrafiche tramite i pali elettrici

si stavano diffondendo non solo

negli Stati Uniti ma anche in tutta

Europa.

In tutto il mondo la popolazione

era di fronte ad una realtà che

soltanto pochi decenni prima non

era nemmeno contemplabile:

la telecomunicazione a distanza

ed immediata era qualcosa di possibile

Ma mancava un unico tassello per

rendere questa rivoluzione ancora più

di impatto: le connessioni tra

i continenti.

Un businessman di grande successo di nome Cyrus Field colse l’opportunità di investire nel mercato dei telegrafi. La sua prima linea telegrafica doveva collegare la città di New York a Newfoundland, con lo scopo di poter inviare notizie di arrivo degli sbarchi dall’Irlanda in poco tempo. Ma nel 1854 Field ebbe un’altra idea: quella di collegare

collegare l’America all’Europa collegando Newfoundland all’Irlanda per arrivare così a Londra che era all’epoca il centro dell’economia globale. Cercò fondi dai maggiori investitori, inclusi i governi degli Stati Uniti e del Regno Unito per ottenere le navi per il collegamento dei cavi.

Egli recrutò inoltre ingegneri e scienziati nel progetto per sviluppare cavi che potessero reggere la pressione sottomarina e inviare dall’altro capo dell’oceano gli impulsi elettrici. I primi tentativi fuorno disastrosi e quasi fecero perdere la fuducia nel progetto ma finalmente nel 1858 il primo collegamento si originò tra l’America e l’Inghilterra.

telegrafia_punti-01New York CityHalifaxValentines BayLondonSaint JohnsBoston

Scambi di buona fortuna furono inviati dalla regina Victoria al presidente degli Stati Uniti d’America:”It is a triumph more glorious, because far more useful to mankind, than was ever won by conqueror on the field of battle”, inviò con il codice morse il presidente . Nel 1866 un collegamento permanente fu creato tra i due continenti e da questo momento in poi le connessioni telegrafiche transoceaniche si diffusero nel mondo.

Rappresentate dalle mappe si puó vedere la progressione dell’espansione del telegrafo nel corso di cinquant’anni circa.

1871

1880

1901

I più ottimisti avevano veramente l’impressione che il mondo fosse diventato un luogo molto più piccolo, e che lo spazio anche morale che separava gli uomini nei quattro continenti era diventato praticamente nullo. Vedevano un mondo in cui le guerre non ci sarebbero più state perchè la telecomunicazione tra i popoli avrebbe risolto in pochissimo tempo i problemi tra di loro.

I più critici riflettevano che la felicità umana non era raggiungibile con l’avanzamento della tecnologia in questo caso con i cavi elettrici e i telegrafi. Invece i più cinici, vedevano nella telecomunicazione elettrica la nascita di un’opportunità di un mercato che si stava globalizzando ed assumendo forma diversa basata su uno scambio di informazioni incessante senza più limiti da cui trarre sempre più profitto.

Qualunque sia la realtà la novità del telegrafo è innegabile. Nell’aria qualcosa era cambiata, tutto stava diventando elettrico. E l’epoca dell’informazione era ormai alle porte.